NUOVO ANNO SCOLASTICO NELLA SCUOLA PRIMARIA

L’ anno scolastico è appena iniziato e i docenti sperano in un cambiamento di rotta da parte del governo di centrosinistra sulle politiche scolastiche.
Al centro del dibattito attuale ci sono il tutor, il portfolio e l’anticipo scolastico. Il tutor, in particolare, è stato il punto più contrastato della riforma Moratti, e le lotte portate avanti dalle organizzazioni sindacali, che hanno visto la FLC CGIL in prima linea, hanno dato i loro frutti lo scorso 17 luglio: l’accordo firmato tra il Ministro della pubblica istruzione e le parti sociali vedono la riforma Moratti arrivare al capolinea.

Tale documento sancisce la disapplicazione dell’art. 7, commi 5, 6 e 7 della legge Moratti rendendo sterili le norme che affidavano ad un solo docente le funzioni di tutor, restituendo in tal modo pari dignità ai docenti, nel rispetto del Contratto nazionale. Dunque le scuole, nell’ambito della propria autonomia, potranno ritornare all’organizzazione modulare, evitando così di ricorrere all’insegnante prevalente.
Sparisce, inoltre, il portfolio delle competenze, pessima proposta della riforma Moratti, legata alla figura del tutor quale estensore del documento stesso e unico manipolatore delle possibilità formative dell’allievo.
Nel documento inviato alle scuole, recante le disposizioni per l’avvio dell’anno scolastico 2006-2007, si definisce quest’ultimo come un anno ponte verso nuove indicazioni curriculari. In tale documento viene dichiarato che “le stesse scuole saranno chiamate a partecipare al processo di riflessione ed elaborazione dei documenti nazionali…”
Le dichiarazioni del Ministro fanno sperare che il governo abbia intenzione di mantenere gli impegni presi e, mediante la politica della concertazione, si auspica che la controriforma Moratti sarà tra breve solo un brutto ricordo.
Ornella Fera
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