FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Sicilia
dichiarano la loro forte critica nei confronti del Governo Regionale e dei due rami dell’Amministrazione della Formazione e del Lavoro, oltre che del Governo Nazionale per la sottovalutazione della vertenza ed il mancato intervento, più volte sollecitato, per la crisi del sistema regionale della formazione professionale.
Ritengono iniquo e discriminatorio il comportamento che vede il governo regionale privilegiare alcune vertenze rispetto a quella della formazione, che riguarda lavoratori che hanno pari dignità degli altri.
Il Governo regionale è responsabile dei ritardi e della incapacità di esercitare scelte di riforma e di risanamento del sistema della formazione che guardino anche alla tutela delle persone.
Stato e Regione devono trovare soluzioni urgenti, straordinarie e non più rinviabili.
Devono garantire strumenti per la ricollocazione produttiva e, nel contempo, adeguato sostegno al reddito e opportunità di fuoriuscita: è giunta l’ora che si aprano i tavoli di crisi del settore per la Sicilia!
L’intera platea dei lavoratori del settore, in sofferenza da anni, è già arrivata allo stremo; le condizioni di assoluta precarietà sono aggravate dalla revoca dell’avviso 3 dedicato alla formazione ordinaria, dai ritardi non giustificabili sull’avviso 4, rivolto ai ragazzi in dispersione scolastica, dall’assenza di strumenti efficaci che garantiscano le politiche attive del lavoro e dall’arretrato di svariate decine di stipendi per i lavoratori, causato dai disservizi e dall’incapacità amministrativa della Regione.
FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola Siciliane rivendicano il pagamento degli stipendi arretrati, opportunità di lavoro dignitoso e tutele per tutti gli operatori
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