Il nuovo anno scolastico inizierà senza le peggiori fumisterie della Legge Moratti.
Lo prevede, infatti, una importante sequenza contrattuale siglata all’Aran per il comparto scuola lunedì scorso che pone fine alla figura del tutor ed elimina, di fatto, il portfolio. Con essa si è posto termine, finalmente, ad una pesante situazione di incertezza nell’azione delle scuole, di forzature per opera dell’amministrazione, di riduzione dell’offerta formativa frutto della pessima esperienza vissuta nelle scuole a seguito della Legge Moratti. Specificatamente il contratto appena sottoscritto cancella la figura del tutor e ribadisce il ruolo di tutti gli insegnanti e del team dei docenti parimenti corresponsabili del progetto educativo rivolto alla classe e ad ogni alunno azzerando le gerarchie introdotte dall’ex ministro Moratti. Elimina nei fatti il portfolio che aveva come premessa l’esistenza del tutor al quale competeva la relativa compilazione. Disapplica la norma che consentiva la possibilità di attivare prestazioni d’opera con esperti esterni per coprire ore di insegnamenti opzionali e facoltativi sventando un altro attacco alla qualità della scuola messo in atto dall’ex ministro. Blocca qualsiasi ipotesi di anticipazione nella frequenza della scuola dell’infanzia dichiarando la non sussistenza dei presupposti non essendo state definite né le nuove figure professionali né i nuovi organici né le modalità organizzative né gli accordi interistituzionali con gli enti locali.