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Da agosto è legge la norma che taglia le retribuzioni accessorie fisse e continuative dei lavoratori pubblici durante le assenze. Questo comporta la decurtazione della RDP per i docenti, dell’indennità per i Dsga e del CIA per gli Ata.
Inoltre la stessa legge prescrive che dalla terza assenza per malattia il certificato medico sia rilasciato da una Asl, mentre per le visite fiscali, obbligatorie fin dal primo giorno, il lavoratore è sequestrato in casa dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20 domenica e festivi compresi.
Siamo di fronte ad un accanimento che metterà in croce proprio i più deboli, sia fisicamente che economicamente, mentre le norme sulle visite fiscali, in parte già esistenti (e perciò ribadite solo a fini propagandistici) si sono già rivelate controproducenti per gli alti costi che le scuole devono sostenere. Ci sono tuttavia seri dubbi sulla legittimità di queste norme che violano sia altre norme mediche sia lo spazio della contrattazione collettiva.
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