Il 25 e il 26 giugno siamo chiamati a votare sulla legge di modifica costituzionale approvata a maggioranza nella scorsa legislatura.
Il referendum costituzionale è confermativo (e non abrogativo come negli altri casi): all’elettore verrà posta la domanda se vuole che la legge che modifica radicalmente la nostra Costituzione venga mantenuta. Chi è d’accordo con le modifiche introdotte dalla legge vota sì. Chi, come noi, il Presidente Ciampi e tanti, tanti altri, non è d’accordo deve votare NO.
Nel caso del referendum costituzionale non c’è bisogno di raggiungere un quorum per validare la votazione. Il voto della maggioranza di chi andrà a votare deciderà se confermare o meno la legge, cioè se l’impianto istituzionale, sociale e politico della nostra Costituzione sarà mantenuto o smantellato.
Astenersi non serve e non è possibile votare solo su una parte della legge. Si accetta o si rifiuta in blocco.
E’ un atto responsabile andare tutti a votare e votare NO, perché non può essere che un governo si faccia una Costituzione su misura. In democrazia le Costituzioni si cambiano, ma nel dialogo costruttivo tra tutte le forze politiche e sociali e, soprattutto salvaguardando il corpus di valori e diritti della nostra repubblica.
Per informazioni: www.salviamolacostituzione.it