Siracusa, 30 luglio 2009. La scuola siracusana in ginocchio. Il taglio inferto, ultimo in ordine di tempo, all’organico del personale ATA mette in discussione la sopravvivenza materiale degli stessi istituti scolastici della provincia.
Centocinquanta unità in meno, per il prossimo anno, sul territorio di personale ausiliario, tecnico e amministrativo, oltre ogni più funesta previsione! E questa è solo la prima trance di una sciagurata manovra di tagli di durata triennale.
“Pur di raggiungere i tagli previsti in finanziaria – dichiara Roberto Alosi, Segretario Generale FLC CGIL – si mette in discussione non solo il normale funzionamento degli istituti ma addirittura anche la sicurezza degli stessi. Saranno tanti, in provincia, gli istituti che il prossimo settembre rischiano di non poter aprire i battenti per assoluta mancanza di personale ausiliario, soprattutto in presenza di più sedi staccate. Oltre 100 saranno i collaboratori scolastici in meno su un totale di 1216 unità distribuite in 95 istituzioni scolastiche peraltro ridotte al lumicino già oggi. Per non parlare della inopinata riduzione del personale tecnico, circa 30 unità, che lascerà chiusi numerosi laboratori presenti nelle nostre scuole che oltre a ridurre significativamente l’offerta formativa dei nostri allievi, vanificheranno ingenti investimenti affrontati dalle scuole negli anni passati. Inoltre, il taglio sconsiderato di oltre 25 assistenti amministrativi non potrà che acuire in modo insopportabile il tasso di molestie burocratiche a cui sono già sottoposte le segreterie delle singole scuole. Ma, ancora più grave, sarà la questione sicurezza e vigilanza degli alunni, già messa a dura prova per il già l’esiguo organico nel corso del corrente anno, che rischia di assumere profili di illegittimità costituzionale e di responsabilità di ogni singolo e sempre più solo Dirigente Scolastico. Di fronte ad una situazione occupazionale e funzionale di tal genere la FLC CGIL proclama lo stato di agitazione della categoria e annuncia sin da ora forti iniziative di mobilitazione e di lotta a partire dal prossimo primo settembre e per tutto il prossimo autunno al fine di arrestare una forsennata politica di tagli che, giorno dopo giorno e pezzo dopo pezzo, sta smantellando l’intero sistema pubblico di istruzione”.