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Il ministro Brunetta vorrebbe rinviare le elezioni ma un provvedimento unilaterale non può annullare l’accordo sottoscritto il due settembre e siglato da tutte le organizzazioni sindacali.
La posta in gioco non è il rinvio di un anno delle elezioni, ma la tenuta stessa delle regole sulla rappresentanza nel pubblico impiego e il valore degli accordi sindacali. Cedere su questi punti significa indebolire gli stessi lavoratori e i loro diritti.
Per questo abbiamo presentato le nostre liste elettorali e continueremo ad onorare tutti gli adempi menti per permettere ai lavoratori e alle lavoratrici di votare per esprimere i loro rappresentanti.
La FLC con determinazione porterà avanti la sua battaglia per difendere il valore delle RSU, di tutte le RSU, non solo quelle elette nelle nostre liste. Le accuse di demagogia e di tatticismo le rispediamo al mittente, a chi ritiene che le regole si applichino solo quando c’è convenienza. Crediamo al contrario che proprio in un momento così difficile per la scuola, piegata da una riduzione drammatica di risorse e di professionalità, impedire il voto significa mettere il silenziatore alle istanze e alle richieste dei lavoratori della scuola.
Siamo soli in questo percorso e lo siamo stati spesso durante questo anno: sul precariato, sul taglio agli organici, sul contratto, sui contenuti del decreto Brunetta. La scelta, per noi, è stata obbligata: scegliere di difendere la scuola e la sua qualità, i lavoratori, le loro professionalità e i loro diritti.
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Auspichiamo che questa battaglia diventi la battaglia di tutti i lavoratori. |
Insieme, al voto per le RSU. Insieme, per non farci ridurre al silenzio
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