Il Fondo dell’istituzione scolastica (Fis) è finanziato dal contratto e precisamente da:
· Art. 82, c. 1, del ccnl/03
· Art. 14 ccnl/01
· Art. 28 ccni/99
A queste risorse vanno aggiunte:
· le economie non utilizzate negli anni precedenti;
· i risparmi sugli stipendi dei supplenti temporanei (art. 22 legge finanziaria 2002) anche se dubitiamo della loro effettiva giacenza dopo i tagli della Moratti;
· ogni altro finanziamento che in base al programma annuale è destinato ad incrementare il fondo.
L’utilizzo dell’art. 5 dell’accordo sul II biennio economico: una questione aperta
L’art. 5 del contratto nazionale sul secondo biennio economico del 7 dicembre 2005 ha incrementato le risorse del fondo di istituto, a partire dal 1 gennaio 2006, di 15,24 euro mensili pro-capite per tredici mensilità per ogni docente ed unità di personale educativo in servizio al 31/12/2005, e di 10,87 euro pro-capite per tredici mensilità per ogni unità di personale Ata in servizio al 31/12/2005.
Lo stesso art. 5 del contratto ha previsto, al comma 4, che: “ entro 60 giorni dall’approvazione della legge finanziaria per l’anno 2006, le parti definiranno con apposita sequenza contrattuale l’aggiornamento dei compensi accessori erogati a carico del fondo d’istituto”.
Ad oggi però, e per diverse ragioni, tale sequenza non è stata fatta. Quindi l’utilizzo di queste risorse, rese disponibili dalla finanziaria 2006, al momento non è ancora possibile.
Spetterà alle parti (sindacati firmatari ed Aran) sciogliere quanto prima il nodo della sequenza e dare indicazioni.
A questo proposito l’Aran si è impegnata a convocare i sindacati quanto prima per chiudere la sequenza.
Come si può ben capire, le decisioni che verranno prese in quella sede non saranno un fatto indifferente.
Lo stesso art. 5 del contratto ha previsto, al comma 4, che: “ entro 60 giorni dall’approvazione della legge finanziaria per l’anno 2006, le parti definiranno con apposita sequenza contrattuale l’aggiornamento dei compensi accessori erogati a carico del fondo d’istituto”.
Ad oggi però, e per diverse ragioni, tale sequenza non è stata fatta. Quindi l’utilizzo di queste risorse, rese disponibili dalla finanziaria 2006, al momento non è ancora possibile.
Spetterà alle parti (sindacati firmatari ed Aran) sciogliere quanto prima il nodo della sequenza e dare indicazioni.
A questo proposito l’Aran si è impegnata a convocare i sindacati quanto prima per chiudere la sequenza.
Come si può ben capire, le decisioni che verranno prese in quella sede non saranno un fatto indifferente.