Le lavoratrici e i lavoratori che operano nei settori della conoscenza e l’intero sistema di istruzione, formazione e ricerca sono al centro di una gigantesca operazione di riduzione delle risorse e di tagli al personale. Il lavoro viene mortificato e vengono ridotti gli spazi di contrattazione. Si pregiudica, in questo modo, il diritto universale dei cittadini all’accesso all’istruzione e alla formazione, sancito dalla nostra Costituzione.
Vista la gravità della situazione, il Comitato direttivo nazionale della FLC Cgil, ha deciso di proclamare uno sciopero generale di tutti i settori della conoscenza per l’11 dicembre.
Queste, in sintesi, le principali motivazioni dello sciopero:
– i tagli di risorse e la riduzione di personale nei comparti della conoscenza per effetto della legge 133/08; – l’insufficiente stanziamento previsto per i prossimi rinnovi contrattuali; – i progetti di riordino che mirano allo smantellamento del sistema pubblico di istruzione e formazione e la riorganizzazione degli enti pubblici di ricerca. – la mancanza di un piano organico per la stabilizzazione del personale precario; – i contenuti del decreto legislativo in materia di pubblica amministrazione che riduce gli spazi di democrazia, le garanzie e le tutele per i lavoratori; – la richiesta di chiusura in tempi rapidi dei contratti 2006-2009 del comparto AFAM e dell’Area V dei dirigenti scolastici.
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